- 26 Agosto 2022
- Posted by: Barbara Iacolina
- Categoria: News

Continua a crescere il numero di casi di infezione da West Nile Virus in Italia. La febbre, perlopiù indotta da punture di zanzare e da uccelli selvatici, ha contagiato più di 300 persone dall’inizio di giugno, provocando 15 decessi.
Il virus WNV è mantenuto in natura da un ciclo primario di trasmissione zanzara-uccello-zanzara (ciclo endemico): le zanzare (vettori) si infettano pungendo uccelli viremici (ospiti amplificatori o serbatoio). Il WNV, una volta ingerito, è in grado di diffondersi nell’organismo della zanzara, dove si moltiplica localizzandosi a livello delle ghiandole salivari per poi essere trasmesso ad un altro uccello.
Il ciclo secondario (ciclo epidemico) si manifesta quando le zanzare adulte trasmettono il virus ad ospiti accidentali, come l’essere umano e altri mammiferi. I vettori del WNV sono zanzare del genere Culex di specie modestus e specie pipiens.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
I criteri diagnostici devono combinare alla valutazione clinica specifici test di laboratorio.
Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita*.
L’unico metodo per tutelare l’essere umano dal contagio del virus è nelle prevenzione. Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture tramite l’uso di repellenti cutanei e soggiornando quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere. E’ inoltre fondamentale evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente, svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante
Per ridurre i rischio di contagio, nelle aree in cui la presenza di zanzare risulta più intensa, è consigliabile effettuare trattamenti adulticidi contro le zanzare nei luoghi dotati di spazi verdi sia privati che pubblici: giardini, terrazzi, parchi, ospedali, strutture socio-assistenziali, luoghi di aggregazione di persone anziane.
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Gli interventi messi in atto da MAST sono conformi alla normativa vigente e vengono costantemente adattati per rispondere alle esigenze e alle necessità di ogni cliente, tenendo sempre conto del contesto ambientale nel quali si interviene. Affidare la prevenzione, il monitoraggio e la disinfestazione ad un partner professionale significa tutelare e proteggere la propria salute e quelle di eventuali dipendenti, clienti, visitatori e utenti.
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*Fonte: Ministero della Salute